A KHRID: le istruzioni sulla “A” primordiale

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18.00

Antico di mille anni, l’A Khrid costituisce uno dei cicli più antichi d’insegnamenti Dzogchen della tradizione Bönpo tibetana.

In maniera chiara e sintetica, quest’opera espone l’insieme degli aspetti fondamentali del cammino di realizzazione spirituale: le pratiche preliminari destinate a purificare il continuum mentale dell’adepto; le pratiche principali connesse con l’esperienza della Natura della Mente e la sua stabilizzazione attraverso lo spontaneo “dimorare” privo di sforzo; i metodi d’integrazione della pratica contemplativa nelle attività quotidiane, nonché nella dimensione del sonno e del sogno; le tecniche di “fissazione” del cielo limpido, con lo scopo di accedere all’esperienza diretta della nuda Consapevolezza priva di supporto, in tutta la sua freschezza, radianza e vastità.

Il volume contiene inoltre una sezione specifica dedicata alla pratica del Phowa, volta a propiziare la realizzazione della Buddhità al momento della morte grazie al “trasferimento” del principio cosciente del morente nella dimensione assoluta e illuminata della Realtà.

 

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Descrizione

“La Natura della Mente non è toccata dal concetto dei Tre Tempi, né dagli ostacoli che appaiono durante la Meditazione. Essa è libera da qualunque dipendenza dalle coscienze sensoriali e dalle sei associazioni delle coscienze. Presente in tutti gli esseri senzienti, dal Buddha primordiale Kuntuzangpo fino al più piccolo degli insetti, risiede naturalmente in noi, nel centro del cuore, all’interno di ciò che è definito come lo Spazio della Base Universale. Nell’esatto centro di questo Spazio, essa risiede come i Tre Corpi: il suo aspetto di vacuità è il Corpo Assoluto, il suo aspetto di discernimento o chiarezza è il Corpo di Perfezione ed il suo aspetto dinamico è il Corpo di Emanazione”.

 

Jean-Luc Achard (PhD Ecole Pratique des Hautes Etudes en Sciences religieuses) è ricercatore presso il CNRS di Parigi. Dirige la Revue d’Etudes Tibétaines ed è autore di numerose opere dedicate allo Dzogchen, sia nella tradizione Bönpo che in quella Nyingma.

 

Jean-Luc Achard, A Khrid: le istruzioni sulla “A” primordiale, Vannes, Le loup des steppes, 2019 (edizione italiana a cura di Martino Nicoletti, traduzione dall’inglese di Lidia Castellano)

3 recensioni per A KHRID: le istruzioni sulla “A” primordiale

  1. Jessica Ullico

    Un volume di enorme valore che permette di avere delle informazioni chiare ed efficaci per chiunque sia interessato alla filosofia e soprattutto alla pratica dello Dzogchen tibetano.

  2. Francesco Pullia

    Atri (A Khrid) significa “istruzioni (khrid) sullo stato primordiale della mente simboleggiato dalla lettera A (ཨ)” e, insieme allo Zhang Zhung Nyen Gyüd e allo Dzogchen Yangtse Longchen, costituisce uno dei lignaggi più importanti del Bön. Il volume di Jean-Luc Achard, tradotto per la prima volta in italiano da Lidia Castellano, costituisce uno strumento prezioso di conoscenza sia per chi è ad un livello avanzato della pratica, sia per chi intende addentrarsi con serietà in una delle più affascinanti vie di consapevolezza.

  3. Gherardo Pasero (proprietario verificato)

    Testo impegnativo ma ben fatto e completo!
    Questi insegnamenti si dispiegaranno nel tempo!
    Ottimo testo!

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