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  • La nozione di Base nello Dzogchen

    La nozione di Base (gzhi) è uno dei temi centrali dello Dzogchen o Grande Perfezione. Questa Base, espressione della vera Natura della Mente, è definita nei termini di un’Essenza primordialmente pura (ngo bo), di una Natura spontaneamente compiuta (rang bzhin) e di una Compassione onnipervadente (thugs rje).

    Queste tre modalità, chiamate le Tre Saggezze della Base, sono descritte e spiegate sulla base delle fonti canoniche, ovvero i Tantra originali dello Dzogchen e le opere esegetiche del grande maestro buddhista Longchenpa (1308-1364).

     

    “…Come Saggezza totalmente immutabile, come una Sapienza purissima e consapevole che non conosce impedimenti e che si irradia ab aeterno nell’Abisso celeste del propria Vacuità…”

     

     

     

     

     

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  • La pratica di guarigione di Sipai Gyalmo/Yeshe Walmo

    In maniera dettagliata ed approfondita, quest’opera presenta per la prima volta in Italia la pratica di guarigione di Sipai Gyalmo/Yeshe Walmo, secondo la tradizione dello Yungdrung Bön.

    Oltre alla traduzione integrale della pratica sulla base del testo ufficiale realizzato dal monastero di Triten Norbutse in Nepal e di Shenten Dargye Ling in Francia (invocazione, impiego del mantra, preparazione, utilizzo e somministrazione dell’acqua consacrata, riti di protezione), l’opera contiene inoltre la descrizione completa della pratica del Mantra feroce di Yeshe Walmo, nonché il Guru Yoga di Yeshe Walmo.

    Queste due ultime sezioni sono state realizzate rielaborando gli insegnamenti orali trasmessi da Khenpo Gelek Jinpa, abate del monastero di Shenten Dargye Ling.

    Introduzione, testi integrativi e cura di Martino Nicoletti

    Il testo contiene una riproduzione a colori delle divinità così da facilitare la visualizzazione.

    Questo volume è riservato unicamente a quanti abbiano ricevuto gli insegnamenti e la trasmissione di questa specifica pratica da Khenpo Gelek Jinpa o da altri lama Bönpo qualificati. Si prega di rispettare questa richiesta.

    16.00 Aggiungi al carrello
  • La Via semplice

    Un brevissimo un testo, di una sola pagina, stilato dal viaggiatore e “rabdomante d’infinito” di origini occitane, Jean Absat, vissuto tra la Persia, l’Asia centrale e l’Armenia del XVII secolo.

    Come un antico koan, un frammento che condensa la quintessenza della sua visione spirituale, illustrata nella sua opera più nota: Corpo e preghiera: nobiltà di un filo d’erba.

     

    …nell’abbandono, l’Inizio…

     

     

     

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  • Le costellazioni medianiche

    Un innovativo sistema di costellazioni fondato sull’uso della medianità

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  • Mahamudra Dohakosa

    In poche, illuminanti, parole ecco esposta l’essenza dell’insegnamento del grande mahasiddha indiano Saraha e del cammino di meditazione buddhista del Mahamudra.

     

    “Nella natura primordialmente limpida simile al cielo non c’è nulla da abbandonare o da raggiungere.
    Questo è il Mahamudra libero dall’attività mentale che mira a un risultato”.

     

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  • Mistici dell’Hindukush

    “Poets and Mystics of Hindukush: The spiritual musical tradition of the Ismailis”: un raro CD dedicato alla musica tradizionale e rituale degli Ismailiti dell’Hindukush. Registrato dal vivo da Martino Nicoletti nella regione di Chitral (Pakistan nord-occidentale), l’opera propone una splendida raccolta di canti e musiche di gharba e rubab, connesse con la tradizione mistica degli Ismailiti di questo remoto angolo di mondo.

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  • Nelle pieghe del silenzio

    In pochissime incandescenti parole, la sintesi perfetta della visione spirituale di Jean Absat: il viaggiatore e “ricercatore d’Infinito” di origini occitane, vissuto tra la Persia, l’Asia centrale e l’Armenia del XVII secolo.

     

    “Una dopo l’altra, lascia cadere le corde che ti tengono avvinto.
    Nulla più da rincorrere o desiderare.
    Nulla più da fuggire o temere”.

     

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  • Non devo guardarti negli occhi

    Un toccante scritto con un surreale cortometraggio in pellicola Super-8 – magistralmente interpretato dalla voce di Giovanni Lindo Ferretti – offrono una testimonianza unica sulla vita negli “zoo umani” della Tailandia: volto tutto contemporaneo della distruzione etnica e dello scempio della femminilità.

    Primitivismo visivo, musica sperimentale, sillabe-coltello.

     

    Donne giraffa.
    Gente da zoo.
    Corpi manomessi.
    Bellezza messa ai ceppi.

     

     

     

    ISBN 978-88-85471-33-7

    12.00 Aggiungi al carrello
  • Phowa (libro + file audio della pratica guidata)

    In forma condensata, un manuale completo della pratica del Phowa (Trasferimento della coscienza), redatto sulla base degli insegnamenti di Khenpo Gelek Jinpa, secondo il testo del Phowa della tenda di arcobaleno (‘Pho ba ‘ja gur ma), di Nyame Sherab Gyaltsen (1356-1415).

    Questo volume è riservato unicamente a quanti abbiano ricevuto gli insegnamenti e la trasmissione di questa specifica pratica da Khenpo Gelek Jinpa o da altri lama Bönpo qualificati. Si prega di rispettare questa richiesta.

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  • Riddum

    The sacred word of Sancha Prasad Rai, shaman of the Himalayas.

    “One day, the aged shaman Sancha Prasad Rai told me the story of his people. The sacred tale that even today the elders of the Kulung Rai tribe hand down orally from generation to generation, under the name of “riddum”.
    This story starts a long, long time ago. It begins before all the objects that surround us were manifest in their infinite variety, and even before human beings appeared on the face of the Earth”.

     

    Martino Nicoletti, Riddum, Le loup des steppes, 2015

     

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  • Shamanic Solitudes

    Ecstasy, Madness and Spirit Possession in the Nepal Himalayas.

     

    An itinerary – only apparently circular – furrows the universe of Kulunge Rai shamanism in Nepal. A nomadic religion, generated within the space of a double geography that weaves vivid visionary foreshortenings into the flat weft of reality.

    An extraordinary journey through the principal places composing the universe of shamanic reality: the “call” by the spirits of the wood. The dreams and initiatic visions; the vocational sickness and flight into the forest – mandatory steps on the path to obtaining powers; the praxis of healing and funerary rituals, centered on the experience of a “magic journey” accomplished by crossing different regions of the cosmos; the body’s function and corporeity within the choreutic-musical world of shamanism: a body acting as temple and simulacrum for a divine epiphany. As a frontier between worlds. A vocal and sonorous body capable of starting up the great shamanic machine.

     

    Martino Nicoletti, Shamanic Solitudes, Le loup des steppes, 2015

     

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  • Sul silenzio

    Un’immersione profonda nel tema del silenzio e del suo significato nel cammino spirituale, compiuta attraverso l’insegnamento di uno dei più grandi maestri contemporanei dell’Advaita Vedanta.

    Il silenzio: sorgente prima di tutto ciò che esiste, dimensione ultima del nostro essere e dimora viva e reale ove ha luogo l’incontro diretto con il proprio Sé infinito.

     

     

    “Il solo insegnamento in cui credo è il silenzio.

    E questo silenzio è la vostra natura”.

     

     

     

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